Esce oggi per Trovarobato RAVOT, il primo album di Alek Hidell, producer sardo, residente a Milano.
RAVOT irrompe nella scena elettronica con la sua formula segreta. Le composizioni sono figlie degli ascolti eclettici del producer, la scrittura è intrisa di progressive, di timbriche psichedeliche, di suggestioni kraut e di echi da library music. Ne nasce un mondo sonoro estremamente ampio, inedito e personale.
RAVOT è un concept album, tratto da un evento di cronaca realmente accaduto a Buggerru nel paese di cui è originario l’autore (all’anagrafe Dario Licciardi). L’evento è imprevedibile, inatteso, contro ogni calcolo delle probabilità: un’esplosione di luce, un’energia abbagliante, solleva il mare in un’altissima colonna d’acqua, un siluro vagante termina contro la banchina del porto, uccidendo due bambini. Un terzo, poco lontano, vede tutto scampando alla morte ma non alla perdita della ragione.
Il lavoro di composizione è durato sei anni. I pezzi sono stati registrati tra la Sardegna, Torino e Milano utilizzando strumenti analogici (eco a nastro, synth e vinili), campionatori e field recording. Il tutto è stato mixato a Milano da Mario Conte.
In seguito il processo creativo si è spostato sui contenuti video. Si è partiti dalla ricerca di materiali d’archivio in super 8 del luogo della vicenda per poi passare a riprese attuali. I filmati sono stati fatti in Sardegna, in particolare in una spiaggia che si forma ogni quattro anni in base ai moti ondosi.
Tutta la produzione artistica visiva è stata curata insieme al graphic designer Marco Meloni (Johnny Ryall) e al fotografo Francesco Caredda.