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Jesse The Faccio è tornato: il suo nuovo disco, dei giorni liberi, del tempo perso, è uscito da pochissimo per Dischi Sotterranei e in un batter di ciglio siamo pronti a trasformarlo in un tour in giro per l’Italia.

Potrete trovare Jesse e la sua band in queste date:

14.12 Rosà (VI) – Vinile Club
19.12 Bologna – Covo Club
20.12 Siena – Corte dei Miracoli
21.12 Roma – Border / La Redazione
22.12 Viareggio (LU) – GOB
06.02 Milano – Arci Bellezza
07.02 Torino – Magazzino sul Po
08.02 Ferrara – Officina MECA

Info e biglietti su https://www.panicoconcerti.com/artisti/jesse-the-faccio/

Il progetto più indecifrabile del panorama musicale indipendente italiano torna dal vivo per presentare il nuovo album “Balla coi lupi nella stalla”, in uscita il 18 ottobre per Bomba Dischi, senza però dimenticarsi dei classici di sempre. Un appuntamento imperdibile, targato Pop X.

Le date annunciate:

21.11 Bologna – Estragon Club
22.11 Marghera (VE) – Rivolta
28.11 Roma – Hacienda
29.11 Firenze – Viper Club
01.12 Torino – Milk Club
05.12 Pozzuoli (NA) – Duel Club
06.12 Molfetta (BA) – Eremo Club
30.01 Milano – Alcatraz

Biglietti su https://www.panicoconcerti.com/artisti/pop-x/

Esce il 12 settembre la ristampa di KIRA, l’album d’esordio dei So Beast uscito nel 2016.

Ascolta in streaming: https://orcd.co/kira-sobeast

Tra le maglie della rete editoriale di Trovarobato filtra spesso anche l’intento di andare a riscoprire musica del passato, magari anche recente, delle band che l’etichetta ha prodotto o con la quale è in corso una collaborazione.

Abbiamo pensato di dare nuova luce all’album con il quale il duo italo-croato So Beast, di stanza a Bologna, che ha pubblicato un anno fa lo sfaccettato “Brilla” (Panico Dischi).

Kira è il primo lavoro dei So Beast, composto nel corso del loro primo anno di attività, quando il linguaggio artistico era fortemente caratterizzato dall’utilizzo dell’improvvisazione libera sia come pratica performativa che come strumento compositivo. Non solo le strutture dei singoli brani contengono aperture a momenti di creazione spontanea, ma lo stesso album è stato scritto comprendendo nella scaletta brani interamente improvvisati in studio.

Gli elementi fondamentali sui quali sono stati composti i brani sono pianoforte, drum machine, chitarra elettrica e voce. A questi si aggiungono una moltitudine di altri suoni, in particolare percussioni metalliche e interferenze radio.

L’album è stato registrato a Spalato in uno studio sotterraneo ricavato negli spazi di un rifugio antiatomico nel quartiere Split 3, caratteristico esempio di architettura socialista balcanica, un gigantesco sistema abitativo e sociale.

La visione dei So Beast per questo album era quella di una struttura flessibile, in cui le improvvisazioni libere potessero confluire in forma canzone che a sua volta contenesse aperture a momenti di fluidità spontanea. Karmelo Marin è stato molto bravo ad assecondare ma anche a dirigere quando necessario, curando la parte tecnica del disco dalla registrazione fino al mix, ma di fatto dando un contributo anche alla produzione artistica dell’album.

Questo album resta un documento molto fedele degli inizi di So Beast nell’intersezione fra free impro, post-punk, no wave e avanguardia.

credits:

composed and played by So Beast 

recorded and mixed  by Karmelo Marin  In Split, Croatia

mastered by Višeslav Laboš in Zagreb, Croatia 

So Beast is Katarina Poklepović & Michele Quadri

additional guitar on track 12: Karmelo Marin

mix and bass guitar on track 12: Višeslav Laboš

tracklist:

1.Intro Puntuale 

2.Dear Mother 

3.<

4.The lines Describing A Kone

5. Deep Cracks 

6. Imagine

7.The Room

7. Divlja 

8. Nokturno

9. Sleepy You

10. Nevera

11. Sex, Love and Cooking Oscillator

12. Untitled 

First time released by DIY label Time Released Sound from San Francisco, California on december 2016, only on label’s bandcamp and on physical support, limited edition Cds.

Now available on the digital platforms.

I Post Nebbia tornano sulle scene con un tour che anticipa il loro nuovo disco.

Ecco le prime date:

23.01 𝗥𝗢𝗠𝗔 Largo venue 
24.01 𝗙𝗜𝗥𝗘𝗡𝗭𝗘 Viper Theatre29.01 𝗠𝗜𝗟𝗔𝗡𝗢 MAGAZZINI GENERALI
30.01 𝗧𝗢𝗥𝗜𝗡𝗢 Hiroshima Mon Amour
31.01 𝗣𝗔𝗗𝗢𝗩𝗔 Hall
07.02 𝗕𝗢𝗟𝗢𝗚𝗡𝗔 Locomotiv Club
08.02 𝗣𝗢𝗥𝗗𝗘𝗡𝗢𝗡𝗘 Capitol
20.02 𝗡𝗔𝗣𝗢𝗟𝗜 Duel Club
21.02 𝗠𝗢𝗟𝗙𝗘𝗧𝗧𝗔 (𝗕𝗔) Eremo Club

𝗕𝗶𝗴𝗹𝗶𝗲𝘁𝘁𝗶 su https://www.panicoconcerti.com/artisti/post-nebbia

Continua lo SPIRA European Tour di Daniela Pes con l’aggiunta di ben tredici date, che toccano Spagna, Belgio, Portogallo per poi riatterrare in Italia.

27.04 Zaragoza (ES) – Ciclo de la raíz – NEW
28.04 Bruxelles (BE) – Les Nuits Botanique – NEW
13.05 Berlin (DE) – Monarch – SOLD OUT
14.05 London (UK) – Signature Brew Blackhorse – NEW VENUE
24.05 Milano (IT) – MI AMI Festival – NEW
25.05 Rovereto, TN (IT) – Spaceways – NEW
26.05 Torino (IT) – Jazz Is Dead – NEW
28.05 Barcelona (ES) – Primavera Sound
05.06 Ferrara (IT) – Ferrara sotto le stelle – NEW
13.06 Aveiro (PT) – GrETUA – NEW
14.06 Porto (PT) – Radioclube Agramonte – NEW
15.06 Coimbra (PT) – Casa das Artes – NEW
16.06 Lisboa (PT) – BOTA – NEW
07.07 Lausanne (CH) – Festival de la Cité
08.07 Arles (FR) – Les Suds Festival
09.07 Grenoble (FR) – Cabaret Frappé
14.07 Udine (IT) – Udin&Jazz – NEW
24.07 Cartagena (ES) – La Mar de Músicas
27.07 Termoli, CB (IT) – Termoli Jazz – NEW
05.09 Catania (IT) – Ricci Weekender – NEW

In un presente caotico e pieno di incertezze e finzioni, quando abbiamo bisogno di ritrovare narrazioni lucide e verità spasmodiche ci rifugiamo nei brani di Ibisco: “Languore” è il secondo disco in studio in uscita il 20 ottobre per V4V Records/Virgin Music LAS Italy/Universal Music Italia. Questa release arriva dopo il debut album NOWHERE EMILIA e la pubblicazione dell’espansione NOWHERE EMILIA /DARKSIDE EMILIA che il cantautore ha presentato live nei miglior club e festival della penisola.

Se NOWHERE EMILIA era un disco su spazio, luoghi e non luoghi, LANGUORE è un disco sui morsi del tempo, sui passati interrotti, sul recupero, ma anche sul senso di vuoto causato dalla difficoltà di ripercorrere, trattenere e dare consistenza all’esperienza. Un album di canzoni per fare pace con i demoni del tempo.

LANGUORE ci mostra un IBISCO più maturo, capace di sintetizzare la sua forza espressiva, già presente nei lavori precedenti, con maggiore lucidità. Nasce così un album diretto e senza compromessi, immerso in una pasta sonora scura e anti-digitale, dove dimensione elettronica e acustica convivono esaltandosi per antitesi, grazie anche alla rinnovata coproduzione di Marco Bertoni che, con la stessa passione dei tempi dei Confusional Quartet e della scena alternativa bolognese degli anni 70, è stato capace di far convivere perfettamente le diverse anime di IBISCO. La narrazione è il risultato parossistico di folgorazioni rivelatrici, momenti di depressione lucida, sincerità spasmodica e abbagliante.

“I ricordi si suggeriscono incapaci di disambiguare il loro non poter rivivere, quasi quel tempo spingesse con solerzia in più direzioni, eppure il presente lo avverto troppo spesso sotto le ombre della sua rarefazione. In questa assenza di finitezza, di misura, risiede il mio languore.“

Un arrangiamento analogico corposo che sorregge parole precise ed evocative. IBISCO modella la sua musica, in continua ricerca ed evoluzione, attorno a una sensazione, un sentimento, in modo che possa essere più forte e diretta possibile, scuotendo lo stato emotivo dell’ascoltare. Non vi è margine per compromessi o soluzioni volte a compiacere, LANGUORE è un disco 1:1, da persona a persona.

Il suo post cantautorato ibrido e meticcio nasce dalla necessità di essere quanto di più vero e identitario, per raccontate la condizione umana attraverso eccessi e contraddizioni, muovendosi tra chitarre post rock e incursioni elettroniche di matrice cold wave, senza perdere i riferimenti di un certo cantautorato italiano. Le strutture, spesso dilatate, sono portatrici di una sintesi comunicativa che, per reazione al dramma che la alimenta, vuole prendersi tutto il tempo di cui necessita. 

“La canzone può e deve continuare a essere un potente strumento di indagine e chirurgia dell’animo umano, nonché un rinnovarsi di pulsioni affamate capaci di trascendere il ritmo debole del quotidiano.“

A partire da questa primavera, Ibisco sboccerà nel nostro roster e viaggeremo insieme alla sua musica.

E per i più attenti, sì: da ora in avanti sarà veramente Panico sui viali!

Chiudete gli occhi, trattenete il respiro e lasciatevi guidare da una voce nuova.

E parliamo proprio di quella di Marta Del Grandi, con cui da oggi percorreremo strade inesplorate per scoprire insieme nuove destinazioni.

La cantautrice e produttrice milanese Marta Del Grandi torna nel 2023 con “Selva”, il suo secondo disco per l’etichetta britannica Fire Records. Una suite di avant-pop intrigante, che unisce sfaccettature emotive, arrangiamenti elettro-acustici e un approccio sperimentale alla forma canzone.

Se già il debutto Until We Fossilize (2021, Fire Records) mostrava tutte le qualità che contraddistinguono la cantautrice, in punta di piedi tra il candore etereo di Julia Holter, la sensualità nordica di Bjork e le colonne sonore di Morricone, questo nuovo lavoro scava più a fondo nel sottobosco, mostrando l’ambizione di creare un universo completamente nuovo, che si fonda sulla forza della sua voce.

Marta si spinge verso un sound più corposo e variegato, in cui il dialogo della voce con synth, piano, chitarre, bassi, batteria, percussioni e fiati (clarinetto basso e sassofono baritono) forgia di traccia in traccia atmosfere diverse. 

“Selva” è stato scritto principalmente in viaggio e quando è arrivato il momento di registrare Marta è tornata a Ghent, in Belgio, città della sua formazione musicale. Coprodotte da Bert Vliegen (Sophia, Whispering Sons) e con la partecipazione di un quartetto di musicisti che collaborano con Marta dal 2015, le sessioni hanno dato vita a uno spazio creativo ideale per la produzione di 12 canzoni di pop astuto e tentacolare, vivido e pienamente a fuoco.

Marta Del Grandi ci consegna un album che fa chiudere gli occhi, trattenere il respiro e aprire i cuori. Ci accoglie a braccia aperte nei territori più disparati per farci giungere alla destinazione che preferiamo. [Impatto Sonoro]