Prosegue il tour di Spira, l’album d’esordio di Daniela Pes, Premio Tenco come Miglior opera prima e un
successo di critica e pubblico che l’ha portata in giro per l’Italia collezionando sold out con oltre 40 date tra
club e festival.
Tra le 10 nuove tappe che si aggiungono al tour, due quelle europee: l’Eurosonic di
Groningen (Paesi Bassi) e il Ment di Ljubljana (Slovenia).
Questi i prossimi live annunciati: 12 dicembre Qube/Marte Live (Roma), 18 dicembre Cripta del Duomo
(Avellino), 20 dicembre Auditorium Novecento (Napoli), 21 dicembre Officina degli Esordi/Muse (Bari),
22 dicembre Mercato Nuovo/Muse (Taranto), 6 gennaio Teatro Ricciardi (Capua), 12 gennaio
CAOS/Degustazioni Musicali (Terni), 13 gennaio Teatro Sperimentale (Pesaro), 17 gennaio Eurosonic
(Groningen, Paesi Bassi), 26 gennaio Fabrik (Cagliari), 27 gennaio Teatro Civico (Alghero), 23 febbraio
Ment (Ljubljana, Slovenia).
«Il miglior debutto italiano del 2023 […] una voce personale che sa intrappolare sussurri» (Internazionale),
«Un disco unico nel panorama italico» (Alias, Il Manifesto), «Qualcosa di diverso, un disco bello e misterioso»
(Rolling Stone), «Daniela Pes è una musica a cui abbandonarsi» (Corriere della Sera), «Un disco multiforme,
zeppo di ricongiungimenti tra mondi primitivi e l’era contemporanea» (Ondarock).
Già vincitrice nel 2017 del prestigioso premio Andrea Parodi, dei premi Nuovoimaie (2017 e 2018) e SIAE
miglior musica nell’ambito di Musicultura, Daniela Pes è tra le personalità più interessanti della scena attuale.
Sette tracce compongono un album tra elegante e oscura elettronica dai beat a tratti galoppanti e ambient
dal respiro cosmico avvolti dal canto di un’artista dal talento multiforme, votata alla destrutturazione della
forma canzone e alla decostruzione della lingua per creare un mondo sonoro esoterico in cui l’arcaico, il contemporaneo e il futuribile si avviluppano l’un l’altro come nella danza gravitazionale di due galassie in
procinto di fondersi.
Classe 1992, nata in Gallura, una formazione jazzistica alle spalle che le consente una assoluta libertà
compositiva, Daniela Pes utilizza la voce come strumento cantando in una lingua fatta di antiche parole
galluresi, frammenti di termini italiani, vocaboli totalmente inventati: molecole organiche di una lingua inedita in
cui i versi sono svincolati dalla metrica e le parole non sono veicolo di un concetto, bensì puro suono, come
grani di un rosario fonetico articolato, inaccessibile dal punto vista razionale ma inebriante dal punto di
vista emotivo.
Lunare e misterica, Daniela Pes accede dunque alla dimensione primordiale del linguaggio per definire un
nuovo archetipo di comunicazione. Enigmatica come un oracolo greco, trasporta chi la ascolta nei meandri
di un’iniziazione, dominati dalla fascinazione per gli aspetti magici della musica. Composte alla chitarra, al
pianoforte e con il software Ableton nell’arco di tre anni – un periodo di tempo in cui si è sviluppato un
profondo e costante confronto con IOSONOUNCANE – le sette tracce di Spira si sviluppano come flussi
sonori più che come brani e sembrano disegnare la musica di un rituale sciamanico.
Prodotto da IOSONOUNCANE, Spira è uscito il 14 aprile per Tanca Records su vinile e su tutte le piattaforme
digitali. Il tour è prodotto da Panico Concerti.